martedì 27 maggio 2008

CALDOOOOO

E così è arrivato il caldo…ma non un caldo qualsiasi: un caldo appiccicoso , soffocante e fastidiosissimo…un caldo che ti leva il respiro, ti priva di qualsiasi tipo di slancio vitale e soprattutto ti porta sempre più lontano da quelli che sono i libri.
Mi piace definire la mia casa e, in particolare, la mia camera come un FORNO perché in effetti è proprio questo quello che diventano tutti gli anni da maggio a settembre. Abito in un palazzo di sei piani e sto all’ultimo piano(cosa terribile perché il caldo si sente il triplo perché sei immediatamente sotto il tetto)…poi come se non bastasse il sole batte sulla mia casa 24 ore su 24(oddio proprio 24 no, anche qui all’isolotto abbiamo la notte)…
Non credevo che solo dopo due giorni fossi già così debilitato..ma come si fa a aspettare ancora due mesi a questo caldo prima di andare un po’ in vacanza? Sai che bello sarebbe vivere in una città di mare…tutte le sere dopo un po’ di studio te ne vai sulla spiaggia dalle 7 alle 8.30…che non c’è nessuno e te la godi troppo…che rabbia!
Per il resto tutto solito tranne la mia salute sempre più cagionevole…ho avuto la febbre per un paio di giorni e una tosse da leoni(oggi ero in biblioteca ho tossito e si sono girati tutti e mi hanno guardato malissimo)….
Mi dispiace ma non riesco a stare ancora tanto al computer perché in questa camera ci sto soffocando visto che c’ha battuto il sole fino a una mezz’oretta fa…vi saluto!
Alla prossima…

venerdì 23 maggio 2008

NERVOSO

Odio l’embriologia e tutto ciò che la riguarda, mi sento stupido perché passo i pomeriggi a leggere quel libro e a fare riassunti senza capirci niente....
Sono in un momento un po’ così, un po’ demoralizzato, un po’ sfavato e questo perché quest’esame mi angoscia troppo. Non riesco a fare le cose serenamente e questa è sicuramente la cosa peggiore. Anche quando dico di concentrarmi seriamente perdo l’attenzione…mi fa veramente schifo tutto di questa materia!
Mi rendo conto di essere diventato già più irascibile e nervoso del solito, l’ansia dell’esame mi perseguita anche la notte(ho già iniziato a fare sogni di embrioni e roba varia)…please help me!

martedì 20 maggio 2008

PICCOLA OSSERVAZIONE

Colgo quello che è successo oggi a genetica per fare una banale osservazione sul sistema universitario italiano. Ma io non ho capito: ma chi credono di prendere in giro??
Voglio dire…ma a chi interesserà mai quello che abbiamo scritto oggi in quei questionari riguardanti il corso di genetica? Ci vogliono veramente far credere che li leggeranno e che prenderanno in considerazione ciò che abbiamo scritto? Non credo di essere così ingenuo da pensare veramente che con quel foglietto che abbiamo compilato oggi la situazione potrebbe cambiare….
Sono anni se non decenni che ci sono gli stessi insegnati a medicine e loro ci vorrebbero far credere che due crocette messe a caso potremmo ottenere dei miglioramenti…ma vai via…
Diciamo piuttosto che quei fogli che ci hanno fatto compilare altro non saranno che un modo per ricavare qualche statistica, qualche percentuale visto che ora va di moda dire che 70% ha detto questo, il 13,45% quell’altro e così via. Forse vi domanderete il perché di tutta questa mia rabbia per niente, ma è una cosa più forte di me, mi sembra una delle più grosse prese per il culo perché questa ipocrisia così lampante non è tollerabile. Ora mi chiedo a chi veramente può interessare il nostro parere e in che modo la facoltà, il ministero o chi di dovere potrebbe intervenire per migliorare la situazione.
Guardiamoci in faccia e parliamo seriamente: a nessuno interessa quello pensiamo, le nostre idee e le nostre proposte, le nostre critiche e perché no anche i nostri complimenti(sarebbe sbagliato anche dire che tutto è uno schifo solo per partito preso)…quindi evitiamo di far perdere tempo agli studenti, evitiamo di sprecare tutta quella carta inutilmente e vediamo di essere, se non più comprensibili, almeno più sinceri.

martedì 13 maggio 2008

COMPITO 9

Allora vediamo un po’ di tirare le somme su questo “corsetto di informatica”, come più volte lo ha definito il prof(non in senso dispregiativo, ovviamente). Se devo essere sincero, all’inizio io non avevo idea di come sarebbe andata questa esperienza perché in fin dei conti non avevo mai fatto niente di simile e non mi potevo assolutamente immaginare cosa sarebbe significato per me questo blog. Devo dire che sono rimasto molto stupito da me stesso….ho trovato nel mio blog una specie di confidente virtuale, una persona immaginaria alla quale raccontare le mie cose, con la quale condividere i miei pensieri e instaurare un rapporto di “amicizia”(forse il termine non è proprio il più adatto). Mi ricordo che all’inizio ero un po’ scettico, non tanto per l’esperienza in sé che poteva essere anche carina, quanto riguardo l’idea che chiunque potesse leggere ciò che scrivevo. Non nascondo che questo nei primi tempi mi ha po’ frenato:non capita tutti i giorni che i tuoi pensieri vengano letti e commentati da persone di cui non conosci nemmeno l’aspetto fisico. Col passare del tempo, però, mi sono accorto che aggiornare il blog diventava sempre più una cosa naturale e quindi il “gelo” iniziale si è andato via via sciogliendo. Sono così passati i giorni, le settimane e adesso anche i mesi e nonostante tutto io mi trovo ancora qui a scrivere i miei pensieri, le mie opinioni, a raccontare di me, della mia vita, del mio passato e delle mie aspettative future e sono convinto che questo mio rapporto virtuale di confidenza col mio caro blog continuerà anche dopo aver avuto il voto e quindi aver superato l’esame fine a se stesso.
Vediamo adesso di spendere anche due o tre parole sulla struttura del corso e sull’idea che mi sono fatto. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui è stato strutturato ma soprattutto il fatto che comunque veniva concessa la possibilità di svolgere l’esame anche in modo tradizionale non essendo obbligati in nessun modo a scegliere questa strada, diciamo “alternativa”. Sono sempre più convinto della mia scelta di aver deciso di fare il blog piuttosto che l’esame tradizionale e questo sostanzialmente per due motivi:
1- L’esperienza in sé mi piace, cioè al di là dell’esame, dalla facoltà, del voto e del libretto, mi piace l’idea di avere un blog, di scrivere, di raccontare, di curiosare tra i pensieri degli altri….
2- Mi ha evitato lo stress di un altro esame, che seppur non eccessivamente grosso come mole, comportava sempre una preparazione, una verifica istantanea e un’ansia pre-esame che conoscendomi avrei sicuramente avuto.
E’ su questo ultimo punto che mi vorrei soffermare ed è proprio questo l’aspetto che io vorrei commentare con più attenzione. Ovviamente il blog è indicato per un esame di informatica, altrettanto non credo che sia per una qualsiasi altro tipo di esame(vedi istologia). L’idea che però mi sono fatto è diversa ed è riassunta prevemente al punto numero 2. Mi spiego meglio. Credo che non si possa fare l’istologia, l’anatomia, la biochimica e tutto quello che volete attraverso un blog perché per la professione che andremo a fare questo non è forse il metodo più opportuno per verificare la preparazione di uno studente. L’aspetto che però credo possa essere esteso anche agli altri esami è sicuramente l’idea di non limitare l’esame ad un momento unico(ovviamente chi vorrebbe lo potrebbe fare, come nel caso di questo corso) ma di dilazionarlo nel tempo, di verificare le conoscenze via via, evitando di accumulare un carico enorme in un’unica prova. So che da molti questo potrebbe sembrare un discorso assurdo e mi potrebbero rispondere che è una cosa da liceo con compiti e interrogazioni me io, per la mia eccessiva ansia e apprensione, penso possa essere veramente una soluzione intelligente da offrire a tutti coloro che ne sentissero l’esigenza.
Concludendo vorrei sottolineare un aspetto di questo corso che sicuramente non sarà sfuggito a nessuno ma che credo sia bene ricordare e cioè la LIBERTA’. La libertà intesa come possibilità di esprimere la propria opinione, la libertà intesa come possibilità di essere se stessi senza essere giudicati per le proprie idee, il proprio modo di vestirsi e il proprio modo di essere, la libertà intesa come possiblità di scegliere ciò che si ritiene più conforme alla propria persona, alle proprie abitudine e alle proprie esigenze.

domenica 11 maggio 2008

IL CALCIO- 2°(e ultima) PUNTATA

Allora dove eravamo rimasti nella puntata precedente?? Ah sì..eravamo arrivati al mio approdo in quel di Ponte a Greve…
Niente a questo punto sarebbe inutile addentrarmi in una dettagliata descrizione di questi nove anni, quello che però posso e voglio fare è spiegare che cosa hanno significato per me e cosa significano ancora oggi. Mettendo da parte l’aspetto prettamente calcistico, che comunque non è da sottovalutare visto che abbiamo vinto ben due campionati(uno proprio quest’anno), mi vorrei soffermare a descrivere l’aspetto umano di questa esperienza. Al di là delle solite e banali considerazioni sullo sport e sul fatto che sia importante come strumento di crescita e formazione per qualsiasi giovane, io posso dire che me questi nove anni a Ponte a Greve hanno significato moltissimo. E’ infatti in questo contesto che io ho conosciuto quelli che tutt’ora reputo i miei migliori amici, è lì che sono iniziato a crescere veramente, è lì che per le prime volte nella mia vita ho cominciato a tirare fuori il carattere. In tutti questi anni ho conosciuto una quantità enorme di ragazzi: ogni anno gente andava e gente veniva e così ho potuto incontrare sempre nuove persone non scordandomi mai di quelle che ‘erano. Nonostante sia passato molto tempo dai primi anni, ho ancora ben impressi i nomi e le facce di tutti, dal primo all’ultimo.
Come dicevo prima è in questo contesto che io ho conosciuto anche i miei migliori amici. Ragazzi che continuano a giocare con me, ma molti che adesso hanno anche smesso o cambiato società…..Sono fermamente convinto che tutto questo sia stata la vera molla che mi ha fatto andare avanti per tutti questi anni e che tutt’oggi mi spinge a continuare. Sicuramente sarà il gioco del calcio in sé stesso, sicuramente sarà la mia voglia di fare una qualsiasi attività sportiva che mi consenta di muovermi un pochino, sicuramente saranno altri mille motivi, ma quello che io reputo il principale motore che spinge a andare avanti è l’aspetto umano, di divertimento, di spirito di gruppo...Sono arrivato alla ferma convinzione che sia questo il bello dello sport, il suo lato umano, il sano spirito di competizione che inevitabilmente crea, il senso di sacrifico che in parte ti impone e poi senza dubbio la possibilità che ti dà di trascorrere del tempo in compagnia, divertendosi e facendo qualcosa di utile, sia al corpo che alla mente.
Penso che fino a che in me ci sarà questa sensazione continuerò a giocare, smetterò solo al momento in cui mi renderò conto che l’aspetto di divertimento, di spensieratezza e di allegria che per me caratterizzano inevitabilmente questo sport saranno andati persi.
Bè non aggiungerei altro anche perché credo di aver abbastanza chiarito il mio punto di vista:lo sport è una cosa meravigliosa, una piccola palestra di vita, un’occasione imperdibile per crescere nel migliore dei modi…

venerdì 9 maggio 2008

IL CALCIO- 1° PUNTATA

Penso di non aver ancora mai parlato in questo blog di una cosa che mi riguarda da vicino e che fa parte della mia vita, una cosa a cui tengo moltissimo, che mi fa divertire come poche altre cose ci riescono e alla quale associo solamente dei bellissimi ricordi: il CALCIO. Sicuramente chi starà leggendo tutto questo, soprattutto le ragazze, staranno sicuramente pensando “il calcio, e sai che novità, fossi tu il primo?”…non credo di sbagliarmi, non so quante volte me lo sono sentito ripetere, quante volte sono stato catalogato come uno dei tanti che hanno la passione più banale che ci sia ma ci tengo a sottolineare che per me il calcio è molto di più.
Mi spiego meglio…nonostante io sia sicuramente un grande tifoso della fiorentina, vada ogni tanto allo stadio(ultimamente veramente poco) e mi guardi tutte le partite in televisione, ciò che intendo io relativamente al calcio è il mio vissuto personale.
Mi viene sempre da sorridere ripensando al modo in cui mi ci sono avvicinato…mamma mia…praticamente dopo aver provato mille sport tra cui nuoto, basket, rugby mi ero messo in testa di darmi all’atletica. Il motivo era piuttosto banale, era lo sport che facevano i miei compagni di classe delle elementari e allora per continuare a stare tutti insieme avevo deciso anche io di addentrarmi nel mondo dell’atletica. Mi ricordo che ero veramente motivato in questa mia scelta e che ero partito con tutti i buoni propositi. Il fatto fu che il giorno del primo allenamento io e mia mamma che ovviamente mi ci stava accompagnando non riuscimmo a trovare la palestra dove si faceva atletica. Così mia mamma, presa da una crisi isterica per tutto il tempo che le avevo fatto perdere a girare per trovare questa palestra che sembrava non esistere, ebbe la bellissima idea di parcheggiare la macchina vicino a un campo da calcio, di farmi scendere praticamente con la forza e di costringermi a entrare lì dentro. Dopo un po’ di chiacchiere con quello che era il direttore sportivo della società, andai a fare il mio allenamento di prova(ovviamente con le scarpe da ginnastica e non quelle coi tacchetti perché non era previsto che io andassi a fare una allenamento di calcio).
Mi ricordo che io ero il primo ad essere convinto che quella sarebbe stata la mia prima e unica volta su un campo da calcio, evidentemente mi sbagliavo. Sono sicuro di non essere rimasto affascinato dal calcio in sé, né di essere rimasto particolarmente colpito per le mie doti naturali di giocatore di calcio, credo piuttosto di essere rimasto colpito dall’ambiente, dalla squadra, dall’allenatore, da quel bel clima di puro divertimento che si respirava….
E così ho passato ben tre anni a giocare in quella società, una squadretta di provincia senza arte né parte, dove l’unico vero obiettivo era divertirsi e niente più. Ovviamente crescendo ho cominciato a maturare anche un po’di spirito agonistico, quel giusto che basta per avere quella sana cattiveria che in capo di porta oltre che a volerti divertire a voler vincere.
Quindi dopo qualche anno ho cambiato società, sono arrivato in una società leggermente più seria, sempre una squadretta di provincia ma leggermente più organizzata. Bene in questa squadra ci gioca tutt’ora e questo è il nono anno…sto parlando del magico Ponte a Greve. Chi non ha mai sentito nominare questa società non si scandalizzi e non si senta in colpa nei miei confronti perché si tratta di una squadrettina vicino a casa mia non troppo famosa e rinomata….

Come andrà a finire questa avvincente storia?
Quale sarà il motivo che per nove anni mi ha tenuto in quella società?
Com’è il mio presente rapportato al calcio?

A queste e a tante altre domande ancora troverete risposta nel mio prossimo post....

martedì 6 maggio 2008

UNO SGUARDO SUL MONDO

Forse uno sguardo sul mondo è un pò azzardato come titolo, meglio sarebbe una piccola riflessione su quello che è successo in questi giorni nel nostro paese...
Non ho parole per esprimere il mio disappunto e la mia vergogna per essere un concittadino di quei mostri, in altro modo non riuscirei a definirli, che l'altro giorno in quel di Verona hanno picchiato fino alla morte un ragazzo di 29 anni solo perchè si era riufiutato di dare loro una sigaretta.
Ma in che mondo viviamo??Che paese è uno in cui i ragazzi devono avere paura di uscire casa solo perchè diversi, e poi diversi da chi. Ognuno deve essere libero di essere ciò che vuole, di potersi esprimere come meglio crede e non deve essere discriminato per il solo fatto di essere diverso dagli altri, di avere un'altra personalità tutta sua e di non condividere determinate idee o pensieri.
Mi sembra assurdo che ancora oggi possano accadere nel nostro paese fatti del genere...mi mancano le parole davvero...non posso altro che esprimere tutta la mia solidarietà verso la famigli adi questo povero ragazzo, auspicarmi che chi ha commesso questo scempio paghi(ma seriamente, non come è solito fare in Italia) e che fatti del genere non si verifichino più, mai più....