domenica 11 maggio 2008

IL CALCIO- 2°(e ultima) PUNTATA

Allora dove eravamo rimasti nella puntata precedente?? Ah sì..eravamo arrivati al mio approdo in quel di Ponte a Greve…
Niente a questo punto sarebbe inutile addentrarmi in una dettagliata descrizione di questi nove anni, quello che però posso e voglio fare è spiegare che cosa hanno significato per me e cosa significano ancora oggi. Mettendo da parte l’aspetto prettamente calcistico, che comunque non è da sottovalutare visto che abbiamo vinto ben due campionati(uno proprio quest’anno), mi vorrei soffermare a descrivere l’aspetto umano di questa esperienza. Al di là delle solite e banali considerazioni sullo sport e sul fatto che sia importante come strumento di crescita e formazione per qualsiasi giovane, io posso dire che me questi nove anni a Ponte a Greve hanno significato moltissimo. E’ infatti in questo contesto che io ho conosciuto quelli che tutt’ora reputo i miei migliori amici, è lì che sono iniziato a crescere veramente, è lì che per le prime volte nella mia vita ho cominciato a tirare fuori il carattere. In tutti questi anni ho conosciuto una quantità enorme di ragazzi: ogni anno gente andava e gente veniva e così ho potuto incontrare sempre nuove persone non scordandomi mai di quelle che ‘erano. Nonostante sia passato molto tempo dai primi anni, ho ancora ben impressi i nomi e le facce di tutti, dal primo all’ultimo.
Come dicevo prima è in questo contesto che io ho conosciuto anche i miei migliori amici. Ragazzi che continuano a giocare con me, ma molti che adesso hanno anche smesso o cambiato società…..Sono fermamente convinto che tutto questo sia stata la vera molla che mi ha fatto andare avanti per tutti questi anni e che tutt’oggi mi spinge a continuare. Sicuramente sarà il gioco del calcio in sé stesso, sicuramente sarà la mia voglia di fare una qualsiasi attività sportiva che mi consenta di muovermi un pochino, sicuramente saranno altri mille motivi, ma quello che io reputo il principale motore che spinge a andare avanti è l’aspetto umano, di divertimento, di spirito di gruppo...Sono arrivato alla ferma convinzione che sia questo il bello dello sport, il suo lato umano, il sano spirito di competizione che inevitabilmente crea, il senso di sacrifico che in parte ti impone e poi senza dubbio la possibilità che ti dà di trascorrere del tempo in compagnia, divertendosi e facendo qualcosa di utile, sia al corpo che alla mente.
Penso che fino a che in me ci sarà questa sensazione continuerò a giocare, smetterò solo al momento in cui mi renderò conto che l’aspetto di divertimento, di spensieratezza e di allegria che per me caratterizzano inevitabilmente questo sport saranno andati persi.
Bè non aggiungerei altro anche perché credo di aver abbastanza chiarito il mio punto di vista:lo sport è una cosa meravigliosa, una piccola palestra di vita, un’occasione imperdibile per crescere nel migliore dei modi…

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